
Punto fermo nello spazio temporale dell’arte
Roberto Carullo è un artista autodidatta che personalmente collocherei per la sua tipologia artistica nell’Arte Pop.
È una simbiosi di passato, presente, futuro, ricordo-remember, osservo, look now, spero, hopefully.
Roberto Carullo è un artista “fuori dal coro” con la sua Pop Art riesce, attraverso un attento studio del potere e della magia del fumetto, a stimolare forti emozioni davanti ad osservatori di ogni età, che aprono le porte al mondo attuale e a quello dei ricordi lontani.
Questo artista è… arte. Vi chiederete perché-why?
Semplicità è la sua parola d’ordine. Riprende i temi morali di ogni persona, le sfide di ogni giorno, che non hanno limiti di epoca, vere oggi, ieri, domani.
È tutto e molto di più, in quanto non cade mai nello scontato, anzi arriva a vedere sfumature a volte impercettibili a chi viaggia nel ritmo della vita senza sosta.
Riesce a creare tutto questo lavorando con un materiale di eccezione, a volte identificato con il termine banale ed inappropriato di plastica, ma in realtà è una materia dalle proprietà stupende: il polimero.
L’artista estrapola con grande versatilità delle qualità uniche, a partire dal colore intenso, lucido, satinato e trasparente, dallo spessore delle pagliuzze che come il mosaico creano uno strato unico, il tutto assemblato con meticolosa pazienza ed inserito con armonia sulla tela aerografata, al fine di dare vita ad un’opera d’arte unica, sia dal punto di vista estetico che morale.
Da dove nasce tanta curiosità e tanto amore per i polimeri?
La curiosità per questo materiale nasce durante la collaborazione con il MAP Museo Arte Plastica di Castiglione Olona-VA, primo Museo in Italia che unisce Arte ed Industria in un’esperienza unica, fondato il 6 Giugno 2004 con sede nel Palazzo dei Castiglioni di Monteruzzo.
Da qui, il desiderio di poter comprendere come utilizzare i polimeri e attraverso nuove tecniche d’avanguardia, scopre che in realtà è un materiale che offre un mondo caleidoscopico che spazia dal rhodoid (derivato dal fiocco di cotone) al metacrilato, al policarbonato; può essere usato per vari tipi di lavorazione, ma soprattutto grazie alla passione e alla professionalità dell’artista, può diventare un nuovo approccio all’arte d’avanguardia.
I polimeri possono essere trattati in modo differente in relazione alla tematica, al colore, alla tecnica, in base all’interpretazione del pigmento cromatico, del supporto costruttivo, ma una considerazione è certa, è un materiale in grado di portare una ventata poliedrica di vitalità all’opera d’arte realizzata.
Le opere di Roberto Carullo rappresentano fumetti e prevedono un fondale scenico su tela intonacata e aerografata, su cui viene poi realizzato il disegno in polimeri, che vede usata da questo giovane artista, la tecnica del mosaico.
L’idea inizialmente può sembrare quasi contrastante, ma in realtà le sue opere sono uniche, in quanto vedono il connubio artistico dell’antico, dello storico, ripreso nel fondale scenico della tela e nell’uso del mosaico, ma interpretato in chiave moderna attraverso il fumetto, che non viene inserito casualmente, ma sempre con un’attenzione mirata all’aspetto relazionale umano e sociale; in ogni quadro è presente un significato profondo.
Inoltre, una caratteristica che rende eccezionali i suoi lavori è il gioco prospettico. Da lontano tela e mosaico sono un tutt’uno, si compenetrano, ma più ci si avvicina, si distingue il mosaico che emerge in spessore sulla tela, diventa tattile, mentre la tela stessa non scompare, ma riveste l’immagine di un piano contenitivo, ben definito graficamente. Il tutto è perfettamente calibrato ed equilibrato nello spazio, non c’è parte dell’opera che possa essere ritenuta in secondo piano.
L’uso di polimeri dai colori brillanti e vivaci crea un’empatia con la tela aerografata.
Una sinergia molto particolare dove potere sociale, ideali, umanità, fede e verità sono tutti su un unico piano, ma in realtà c’è un punto dominante, l’osservatore posto al centro dell’opera, che può scegliere la strada più giusta ed idonea per il suo stile di vita, ricerca che sicuramente sarà soggettiva da osservatore ad osservatore.
L’artista Roberto Carullo attraverso i suoi lavori si mette in gioco, cerca sempre di esprimere una morale intrinseca della vita dell’uomo, caratteristica non semplice da rilevare negli artisti, in quanto per fare arrivare tali messaggi, occorre creare una forte introspezione con se stessi, con lo sguardo vivo verso il futuro, senza la paura di giudizi, ma certi di rappresentare artisticamente ciò in cui veramente crediamo.
Curatrice
Dott. Arch. Alessandra Claudia Croci
Roberto Carullo
Roberto Carullo è un’artista italiano di POP Art che ha sviluppato un suo stile distintivo con il quale crea messaggi universali. La sua arte è rivolta a diffondere messaggi positivi per ricordare il piacere dei momenti quotidiani oltre che i valori più profondi che permettono un vivere sociale migliore.
La base di partenza è una tela a cui dona un senso di tridimensionalità attraverso l’utilizzo di prodotti naturali materici, che vengono poi aerografati. Ma quello che più caratterizza la sua arte è l’utilizzo di polimeri di recupero attraverso i quali dà vita ai suoi personaggi. La scelta di utilizzare i polimeri deriva dalla sua grande sensibilità al tema della preservazione dell’ambiente: una materia di scarto che potrebbe diventare altamente inquinante è “riciclata” e nobilitata dall’artista per diventare vero e proprio strumento d’arte. Da qui la scelta di polimeri con anime differenti, dai colori pieni o pastello, con diversi gradi di trasparenza, che sotto la creatività e le mani di Roberto Carullo diventano mosaici affascinanti, opere d’arte uniche, un mandala POP.
Ma chi sono i personaggi che animano queste opere? L’artista anche qui ha fatto una scelta molto particolare: ha scelto di rappresentare emozioni e messaggi attraverso i personaggi dei fumetti, che diventano un veicolo universale e sono in grado di suscitare la curiosità e l’attenzione di un pubblico senza età. È un linguaggio semplice e diretto, che parla di temi morali e messaggi di amore attraverso quei personaggi che non hanno tempo o spazio e che restano sempre testimonial d’eccezione.
La rappresentazione di protagonisti dei fumetti è anche una scelta fatta per sensibilizzare ed avvicinare all’arte i bambini, un target molto caro all’autore. Il personaggio diventa in questo caso un elemento di naturale attrazione e facile interpretazione per il pubblico più giovane, che, avvicinandosi, impara piano piano ad apprezzare il gusto dell’arte.
Il risultato finale di ogni opera è un messaggio dal significato molto profondo, che unisce elementi di tecnica più antica con la modernità, comprensibile dal pubblico di ogni età, che si esplicita in un gioco prospettico di grande impatto visivo, risultato del grande lavoro fatto da Roberto Carullo sia a livello introspettivo che tecnico, del suo desiderio di donarsi agli altri per ricordare e sostenere i veri valori che rendono così unica la vita.
Rosetta Orsi
I sogni oltre il mare
Intervista a Roberto Carullo
– Le tue opere sono approdate a Genova, al Museo del Mare. Un caso, una coincidenza, o qualcosa di diverso?
– Direi una logica conseguenza.
– Puoi spiegare meglio?
– I miei lavori sono conosciuti soprattutto negli Stati Uniti, in modo particolare a New York, più che in Italia. Ma Genova e il suo porto sono i luoghi da dove sono partite le navi alla scoperta del nuovo mondo; anch’ io ho percorso quelle rotte, ma ora ritorno e ad accogliermi c’è un meraviglioso museo dedicato al mare.
– Come mai operi prevalentemente negli Usa?
– Ho iniziato anni fa a esporre insieme ad altri artisti a New York. I miei quadri sono stati immediatamente notati per le loro caratteristiche e apprezzati da personaggi che hanno lasciato un segno importante nel mondo dell’arte.
– Da chi, per esempio?
– Da Stan Lee, presidente e direttore editoriale (Editor in Chief) della casa editrice di fumetti Marvel Comics. È una lunga storia, che ora non è il caso di raccontare. Fatto sta che un giorno ho ricevuto da Stan Lee una foto che lo ritrae vicino a una mia opera. Gli era davvero piaciuta e ha voluto personalmente congratularsi con me. Poiché i fumetti sono al centro della mia creazione artistica, capirai quale importanza per me ha questo riconoscimento.
– Come ti rapporti al mondo dei fumetti?
– In modo complesso. Come in un ready made, mi approprio dell’ immagine di un fumetto, la decontestualizzo, la scompongo per poi ricomporla con i polimeri e riproporla in un contesto radicalmente diverso da quello originario.
– Che tecnica usi per ricomporre con i polimeri l’immagine del fumetto?
– Quella del mosaico moderno. Utilizzo i polimeri come se fossero piccole tessere. I polimeri hanno una forma cilindrica di minuscole dimensioni e sono sintetizzati in laboratorio. Vengono in genere utilizzati per la produzione di materie plastiche.
– Perché tra tutti i materiali a disposizione hai scelto proprio i polimeri?
– Per una serie di ragioni. Della plastica si ha in genere un’idea negativa, è un materiale considerato da molti vile con un’ impressionante capacità di inquinamento. Ma non sempre è così per tante ragioni. Tra l’altro, con la plastica si possono realizzare opere d’arte. Da questo punto di vista, mi sento come il prosecutore di quel movimento nato tra gli anni sessanta e settanta denominato “Polimero arte”, che ebbe la sua massima visibilità al festival dei due mondi a Spoleto e che aveva come fine il nobilitare questo materiale. Non a caso al Map di Castiglione Olona (Museo di Arti Plastiche) accanto alle realizzazioni di quegli artisti, alcuni dei quali fondamentali per la storia dell’arte del Novecento, c’è anche un mio quadro.
– Hai detto che i tuoi fumetti agiscono in contesti radicalmente diversi da quelli originari. Puoi spiegarci meglio come operi e come costruisci questi nuovi contesti?
– Intonaco una tela e attraverso l’uso della tecnica computerizzata dell’aereografo, stampo l’immagine del contesto in cui interagirà il personaggio del fumetto. La scelta del contesto è dettata dal senso che voglio imprimere all’opera. Poi lavoro con la logica della contrapposizione: definito (il fumetto)/indefinito (il contesto), passato/presente, realtà/fantasia, luce che viene riflessa (polimeri)/luce che viene assorbita (tela intonacata).
– Per assemblare quei minuscoli polimeri ci vorrà molto tempo
– Non solo molto tempo, ma anche infinita pazienza. È comunque un lavoro che mi ripaga della fatica che serve per realizzarlo.
– Ora che sei approdato a Genova, ritornerai di nuovo negli Usa o hai anche qualche progetto in Italia?
– Entrambe le cose. Negli Usa sto organizzando un evento di una certa importanza, ma non voglio palarne, perché in fase di realizzazione. In Italia collaboro con la fondazione Ambrosetti. Penso che dopo questa mostra ne seguiranno altre.
a cura di Roberto Calvino